Era arrivata nel mese di aprile, aveva poche ore di vita, era sera. La sua mamma, poco più che diciottenne l’aveva appena messa al mondo per la strada e la piccola avvolta in una coperta aveva spalancato gli occhi alla vita per la prima volta. Ma in realtà, scostando la coperta non si trovavano due occhi spalancati ma piuttosto un corpicino nato prematuro, che stava in una mano, gli occhi due fessure chiuse, il respiro appena accennato, ma il cuore con tutte le sue provocazione quello c’era già tutto.
Serviva un’incubatrice ma già…. siamo ad Haiti e dove la troviamo un’incubatrice libera per un bimbo nato in strada? La troviamo e la piccola viene accolta. Ci resterà due mesi nel tentativo di farla crescere piano piano ma pochi giorni fa qualcuno decide che il tempo a disposizione per recuperare è finito, si gira la clessidra, hai avuto la tua chance.
Cosi la piccola con la sua mamma ritornano alla Kay Pè Giuss: è cresciuta qualche centimetro, pesa un chilo ed ha tre quasi mesi di vita. La accogliamo, la mamma la abbandona. Ma in pochi giorni la piccola Chrislande nome che la mamma decide di darle prima di lasciarcela, peggiora. Ieri mattina andiamo in un altro ospedale in cui ci rimbalzano all’ospedale dell’incubatrice dove…. le porte restano chiuse per la piccola Chrislande. Nessuno accoglie un bimbo che potrebbe non farcela, si alzano le statistiche di morte. Meglio dire che si salvano migliaia di bambini l’anno, ma non raccontiamo di quelli che non facciamo entrare dicendo che non c’è posto… non ci crede piu nessuno!!!! Questa scusa vecchia di duemila anni ci ha stancato. Ma pensate se dovessimo sentircelo dire quando arriveremo lassù….
Cosi Chrislande è andata in cielo poco dopo essere stata battezzata ed essere diventata Sua per sempre. Questa sera la seppeliremo nel piccolo cimitero che stiamo preparando a lato della nuova Chiesa e riposeràaccanto agli altri bimbi della Kay.