Progetti futuri

 
 
Signore cosa vuoi che io faccia” chiedeva Francesco davanti al crocifisso di San Damiano. Ma qual era il segreto delle sue parole? Che cosa lo spingeva a mettere tutto sé stesso al servizio di Un Altro? Cosa muoveva Francesco?

Il sentirsi creatura era ciò che portava Francesco a guardare tutto il reale non con occhi di pretesa di potere e di dominio, ma con lo stupore di sentirsi provocato da tutto ciò che aveva intorno, provocato al punto da chiamare sorella l’acqua o fratello il sole: una comunione, una comunione con il creato, con chi si riconosce fatto da Un Altro.
Il mondo di oggi cancella Francesco e lo relega ad un pietismo verso i poveri o a patrono dell’ ecologia perdendo la provocazione che questa grande santità rappresenta per tutti noi, uomini del 2000.

Chi si sente creato, fatto da Un Altro, domanda, o meglio, vive tutto come una domanda. Per questo anche noi vogliamo tenere una pagina aperta sul futuro, non per un progetto che nascerà a tavolino, ma perché potremmo incontrare una realtà che ci chiederà una risposta ed allora ci saremo, insieme, pronti ad abbozzare timidamente una risposta, certi che “Colui che ha iniziato in noi quest’ opera buona la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù”.