È passato un mese dall’ultimo post ma un mese denso di attività, nuovi progetti, bimbi da accompagnare e vita da vivere.

Intanto la vita alla kay sembra essere sempre più bella e densa. La Fondazione Albero della Vita Onlus supportata da Caritas Italia ha iniziato, su mia richiesta, un programma di formazione per gli educatori che si articolerà nell’arco di due anni, la cui prima sessione di lavoro è avvenuta nella prima settimana di aprile ed ha visto sedici educatori della kay impegnati in quattro giornate dense di contenuti ed attività guidate da personale esperto della Fondazione giunto appositamente da Milano. I frutti della prima tappa si possono già vedere nel modo in cui alcune educatrici hanno cominciato a coinvolgersi con i bambini nei giochi e a far si che non ci fossero tempi morti nell’arco della giornata dei nostri piccoli.

E poi l’accoglienza che ha segnato anche questo mese come la piccola Chrislene nata in una baracca durante la notte dopo soli sei mesi di gestazione e portata subito in giro per gli ospedali in cerca di un’incubatrice o Alix, quattro mesi, nato dalla violenza subita da una ragazza portatrice di handicap non in grado di occuparsi del piccolo, o Jemsley, quindici mesi, la cui mamma di diciannove anni ha partorito il suo bimbo nel teatro nazionale di Port au Prince, luogo occupato dalla gente che ha perso tutto nel terremoto del 2010, ed oggi ancora “casa” per migliaia di persone che vivono ammassate come animali in condizioni igienico sanitarie indescrivibili e nella promiscuità più totale. I suoi occhi raccontano nel silenzio un dolore troppo grande per lui, un arrendersi, uno sfinimento proprio di chi smette di lottare perchè tutto è ormai perduto. È dei nostri adesso e speriamo piano piano di vedere il sorriso tornare nei suoi occhi come già accaduto per i tanti piccoli che sono passati o vivono nella nostra casa. Ed è improvvisamente davanti ai suoi occhi che capisco come in un lampo il significato della Pasqua: Cristo doveva passare per la croce, era l’unico modo per cui davvero niente fosse piu contro l’uomo. Non aveva scelta e per questo era libero nel dire si.

E poi gli esami di amissione alla scuola delle suore salesiane con Schnaider, Jorimel, Dina, Claudia, Gwo Schnaider, Mitha e Edson impegnati in questa piccola prova. Quattro di loro, Jorimel, Dina, Schnaider e Edson, hanno conquistato l’ammissione ed inizieranno a settembre una nuova avventura per gli altri dobbiamo ancora aspettare i risultati e se non ce l’hanno fatta faremo un passo indietro e cercheremo una scuola piu adatta al loro livello e ritmo. Perchè il cammino edcuativo è personale: il percorso va pensato per ognuno, tenendo conto di limiti e desideri ma non mandandoli incontro ad altre prove negative che confermerebbero la fatica fatta fino ad ora nella vita. In fondo è cosi che ognuno di noi è guardato da chi ogni mattina decide di rimetterci al mondo: un cammino unico ed irripetibile.

Ed ancora il Progetto Italia, con la casa di accoglienza vicino ad Assisi per ospitare i bimbi che lasceranno la Kay per venire a studiare in Italia. Un progetto nuovo, ambizioso, che sta cercando la sua strada. Tante le porte già aperte dal vescovo di Assisi che ci benedice e ci accoglie in Diocesi alla giunta comunale di Cannara che con il suo sindaco ci offre una struttura che dopo tante considerazioni decidiamo di rifiutare perchè troppo grande da gestire come prima esperienza. Ed intanto qui l’avvio faticoso della ricerca dei visti di espatrio…. una vera incognita… nove i bambini ai nastri di partenza per questa folle corsa….

Un mese quindi come sempre ricco di impegno, un mese in cui alla Kay si è respirata un’aria di pace, allegria e bellezza, un mese in cui abbiamo accolto amici venuti a renderla più evidente: questa volta don Franco ed i suoi “boys” hanno resi belli gli spazi davanti alla casa dei volontari ed alla clinica. E la bellezza avanza.

Un mese di vita, vita di cui non sarà perso neanche un istante per ognuno di noi neanche quelli piu faticosi e pesanti, vita che dentro la magia della quotidianità continua a parlare di Un Altro e del Suo bene per noi.