Che notte….. pensare veramente a ciò che è accaduto quella notte a Betlemme sembra impossibile. I pastori, la cometa, il non c’è posto che si ripete… parole ascoltate tante volte ed ogni volta la stessa domanda…. ma ci credo veramente o no?
Ci credo che Dio si è fatto uomo o no? Ci credo che Cristo ha assunto la fatica della vita dell’uomo o no? Ci credo che è accaduto per me, perchè io fossi libera e potessi vivere la mia vita gustandola fino in fondo non minacciata più neanche dal peccato?
Anche Natale è una questione di libertà: la libertà dei pastori di andare alla grotta, dei magi di mettersi in cammino e prima ancora la libertà del Figlio di dire sí al Padre, la libertà di Maria di stare davanti a Gabriele con coraggio, di Giuseppe di ascoltare un “sogno”.
Libertà su libertà questa storia arriverà anche a me, a noi e chiede la mia, la nostra libertà.
Che grande avventura la vita per chi ha incontrato Cristo.
Questa libertà e questa avventura voglio raccontare ai nostri bimbi della Kay Pè Giuss giorno dopo giorno attraverso la bellezza dei gesti che facciamo insieme.
Cosi ci siamo preparati alla Notte di Natale in gioiosa attesa. Dopo un pomeriggio passato a disegnare immagini del presepe, ecco la festa iniziare: canti, luci colorate, bimbi eleganti, voglia di fare festa. Alcuni canti preparati dai bambini, una gara tra i maschietti della casetta Papyion e le femminucce della Ti kana, le canzoni di natale classiche in sottofondo. E poi dolci, torte, bibite, patatine… palloncini colorati dappertutto. Attendiamo un amico e siamo in festa per la sua venuta. Verrà nella notte e la luna piena Gli illuminerà la strada. Ci sorprenderà addormentati. Se ne andrà in silenzio con il cuore pieno della nostra umanità.
E mentre i piccoli si preparano ad andare a letto, i grandi siedono con me al cinema dove scorrono le immagini della storia di Gesù a cartoni animati. Tante domande: “Ma allora Giuseppe è Dio?” domanda Chico, “Si perchè è il Padre di Gesù” risponde Richlo. Ed ancora “Tu hai visto Gabriele?” mi domanda Isaac. I bambini ti spingono a fare sul serio, non gli basta la storiella, vogliono capire: cuore e ragione già tutte presenti in un bambino di otto anni.
Poi tutti a nanna in attesa che Gesù passi dalla nostra casa. Gli abbiamo lasciato una fetta di torta ed una bibita accanto al presepe segno dell’accoglienza che la nostra casa è per tutti quelli che per un minuto o per un anno vi entrano.
E al mattino i segni del suo passaggio… il bicchiere vuoto, la fetta di torta non c’è più, il giardino pieno di tricicli, macchinine, palloni…. e nei lettini dei piu grandi un pacchetto…. uno skate per Richlo, un mitra ad acqua per Chico, una bambola per Richena, colori e album per Mitha….. il segno di un bene al loro Destino di chi passa nella notte ma passa per sempre.
Si perchè alla kay Pè Giuss i regali non li porta Babbo Natale (…. le renne morirebbero di caldo e lui anche visto come si veste!!!!). Li porta Gesù Bambino: un fatto storico realmente accaduto perchè anche i bimbi non devono vivere di sogni ma guardare all’incredibile della storia che è accaduta e che riaccade ogni istante della nostra vita.
Alle 10.30 la Messa di Natale con tutti i bimbi e padre Giuseppe scalabriniano amico che viene a farci vivere questo giorno particolare. E poi grigliata a bordo piscina con bambini ed educatori: un popolo in festa, una storia che continua.