Il campo estivo 2015 è partito: CIURMA ALL’ARREMBAGGIO! E trenta piccoli pirati sono salpati per la grande avventura accompagnati da Gianluca, Caterina, Filippo, Elisa, Benedetta, Michele, Francesca, Daniela e Guido. Un’avventura. Un’avventura umana per i nostri bimbi e per ognuno di noi provocato a giocarsi nella sfida del caldo, dei rapporti, dei ritmi.
Una sfida che apre un cammino, quel cammino di cui noi come i nostri bimbi abbiamo bisogno per essere vivi, per essere uomini. Un cammino in cui si segue. Un cammino in cui il ritmo del passo non lo si dà, ma ci si fida di chi lo dà. Un cammino in cui si cade come sabato mattina quando le squadre erano decimate dai pianti dei piccoli pirati che elemosinavano una carezza, un abbraccio e non si riusciva a fare un gioco. Allora ci si ferma, si ridicono le ragioni con lo Schnaider che dopo il bel discorso della suor Marcella rompe il silenzio con un bel “By By”.
Una giornata di pausa per riflettere se ci accontentiamo di elemosinare la risposta al nostro bisogno immediato ripiegati sul nostro ombelico o se siamo liberi, figli della libertà capaci di alzare lo sguardo verso l’Infinito e desiderare il cielo.
Cosi questa mattina siamo ripartiti desiderando il Cielo, il mare, l’Infinito, perchè anche a tre anni si può scegliere da che desideri lasciarsi muovere.
Le sfide sono cominciate: tre squadre i rossi, i gialli, i verdi. Magliette, cappellini, costumini colorati e via. Si gioca, si canta, si balla, si lavora insieme. Nascono le bandiere, gli inni, i forzieri pieni di dobloni. A mezzogiorno il mozzo va in cucina e torna con il pranzo della squadra e bambini e volontari mangiano insieme sul ponte della nave ipotetica.