Vengono da Cap Haitien. Le accompagna suor Gloria, salesiana domenicana da una vita in Haiti.

Volti tristi, come sempre quando i bimbi arrivano alla Kay Pè Giuss. Il papà fa il falegname. La mamma è morta a marzo consumata dalla malattia. L’uomo per stare vicino alle bimbe lascia il lavoro e si riduce subito alla fame. I pochi risparmi messi da parte finiscono in fretta: la paura della miseria che avanza. Il tentativo disperato di cercare in Cap Haitien un’istituzione che accolga le sue bambine, ma sono troppo piccole. In Haiti i bambini piccoli non li prende nessuno, troppe spese e tempi troppo lunghi.

Suor Gloria ci conosce tramite i racconti di suor Anna, salesiana friulana da 57 anni in Haiti… e cosi una serie di telefonate, la preparazione dei documenti e le due bimbe sono dei nostri.

Sono ancora i primi giorni e stanno facendo un po’ di fatica ad adattarsi al nuovo ambiente. Dalla loro parte l’esperienza di famiglia che hanno avuto prima che invece nessuno dei nostri bimbi ha mai avuto. Qui ci sono un padre ed una madre, un lavoro, una casa. Si vede nello sguardo delle bimbe che l’esperienza è diversa. E da qui anche la fatica maggiore ad accettare l’abbandono, la rottura di rapporti e legami che invece non segnavano nessuno degli altri bimbi accolti fino ad ora.

Esperienza nuova anche per noi dunque, ma esperienza che nasce dalla realtà che interroga e dal cuore dell’uomo che risponde.