La giornata è iniziata con la notizia che neanche Chico sarà ammesso alla terza elementare ma dovrà ripetere la seconda. La sua maestra, come già era capitato sabato davanti alle non ammissioni degli altri, non accetta il risultato perchè lo vede come un giudizio sul suo lavoro e si difende subito dicendo che le suore salesiane sono troppo rigide e che questi bambini della baracche fanno più fatica per cui non ce la faranno mai a raggiungere buoni livelli di formazione…. dopo quattro anni che è con noi questo giudizio mi lascia esterrefatta….. by by!!!
Il by by qui è la cosa più temuta perchè corrisponde ad un licenziamento visto che la prima volta che ho licenziato una signora, Nicole, le dissi semplicemente “By by Nicole” frase poi divenuta celebre e terminata in barzelletta. A parte il by by mi impressiona che una giovane maestra, anche brava, dopo quattro anni con noi, abbia un giudizio di questo tipo, esattamente l’opposto dello sguardo che desidero avere io su questi bimbi, ma mi rendo anche conto di come la posizione istintiva dell’uomo sia sempre quella di una difesa per cui non siamo mai disposti a metterci in discussione fino in fondo. E cosi non impariamo, non impariamo dalla vita, dalle circostanze che ci accadono e, impegnati a difenderci, perdiamo la bellezza delle circostanze.
Poi nuova visita con la Myrtha per vedere se è possibile metterle una protesi. Siamo andati da suor Isa, una missionaria spagnola mia amica che ci ha accolto a braccia aperte: abbiamo già fatto il calco di gesso e venerdi usciremo con una gamba nuova. Myrtha non sta nella pelle. La prima protesi sarà rigida perchè deve arrivare l’articolazione del ginocchio pediatrica, ma intanto la piccola potrà reimparare a camminare.
E poi sono andata a passeggiare all’asilo dove i piccoli stavano pranzando in allegria e cosi in pochi minuti non ho dimenticato i problemi di questi giorni davvero pesanti, ma ho rivisto in faccia la ragione per cui vale la pena andare avanti. “È bella la strada per chi cammina…”