È accaduto in questi giorni che un nuovo progetto pensato per la Klinik San Franswa ed approvato da un’organizzazione internazionale che lo finanzierebbe da luglio 2015 a luglio 2016 sia improvvisamente rimasto senza il coordinatore il che ci mette in guai davvero seri a cui sto pensando da giorni ma la cui unica soluzione possibile sembra essere che io mi prenda questa responsabilità lasciando quindi la Kay e spostandomi a tempo pieno sulla klinik.

Il progetto prevede nuove assunzioni di cui sono già stati fatti i colloqui, la formazione di un’equipe di terreno che visiti le baracche cercando bimbi denutriti o comunque in situazioni di vulnerabilità, la ripresa del programma latte con la formazione delle mamme formazione per la quale abbiamo avuto dei testi in creolo con possibilità di proiezioni di video di supporto, l’accompagnamento delle donne in gravidanza e l’apertura della clinica 24 ore/24 e 7 giorni/7 vista anche la recente esperienza con l’emergenza colera. L’apertura della clinica a tempo pieno alleggerirà anche la kay dal ricevere le urgenze di parti e feriti di notte. Si prevede anche una ristrutturazione dello stabile con il rifacimento del tetto e la modifica degli spazi.

Il bisogno che si è creato dopo l’abbandono di chi aveva dato disponibilità è di un medico o un infermiere disposto a trasferirsi in Haiti per un anno assumendo il ruolo di responsabile di progetto: io da sola non ce la posso fare.

Chi avesse voglia di vivere un anno al Vilaj Italyen può scrivere direttamente a me.

Anche per la scuola c’è bisogno di aiuto. Oggi abbiamo avuto i resultati degli esami di ammissione dei nostri bimbi alla scuola delle suore salesiane: degli undici che hanno tentato l’ammissione alla prima elementare solo cinque ce l’hanno fatta e tra tutti spicca il nostro Giokenson che è l’unico bimbo dell’asilo ad aver passato la prova. Con lui Richelo, Richena, Rico, Yonelson che però venivano già dall’anno post asilo, preparatorio alla prima elementare. Isaac, Shedlene, Shedlove, Christella, Rubens e Pal restano dunque nel prescolaire e si prepareranno a cominciare il ciclo fondamentale il prossimo anno.

Questo esito mi fa riflettere però sul livello di preparazione che i nostri insegnanti danno ai nostri bimbi e mi fa porre degli interrogativi anche sulla scuola. Anche qui devo chiedere aiuto: una persona che possa assumere il compito di direttore/direttrice e che mi aiuti a impostare una nuova programmazione. Non possiamo scadere di livello solo perchè sono bimbi delle baracche e cavarcela con un “basta che imparino a leggere e a scrivere ed abbiano la possibilità di mangiare”…. no…. io credo che da qui potranno uscire avvocati, medici, ingegneri, muratori, idraulici, sacerdoti e da qui potrà iniziare il cambiamento di Haiti che forse… piano piano, in silenzio, è già iniziato.