Altra notte di silenzio alla Kay. Il nostro piccolo Basle, otto mesi di vita, due alla kay, portatore di un handicap pesante, ha la febbre alta da giorni. Ricoverato prima ancora che entrassimo in emergenza colera in uno degli ospedali della città viene trattato con antibiotici diversi ma nessuno sembra funzionare. Il sabato e la domenica il dottore all’ospedale non c’è ed oggi lo cerchiamo alle quattro el pomeriggio…. smonta alle tre!!!

La febbre sale, siamo a 40.5. Che fare? Il suo Destino non è nelle mie mani ma cosa chiede a me quello che mi sta capitando davanti? Affermare la vita, la sua grandezza, la sua bellezza, lottare per essa, difenderla, custodirla.

Ok cerchiamo un altro ospedale…. cerchiamone uno famoso anche se si paga… corriamo…. non c’è posto e poi in fondo è un bambino handicappato…. il tap tap torna a casa…. la macchina si mette in moto poche telefonate e mi dicono che medici Senza Frontiere ci aspetta.

Ok piccolo amico, un istante prima di riprendere la strada poca acqua… Ïo ti battezzo Basleè nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Adesso sei Suo e Suo per sempre”.

Andrea parte, arrivederci Baslè, ti aspetto a casa, non so perché ti ho incontrato io, non so perchè tu abbia incontrato proprio me, so solo che ti voglio essere compagna fino in fondo e qualunque sarà il tuo Destino, ringrazio di averti incontrato e di avere fatto insieme un piccolo pezzetto di strada.