È stata una lunga giornata per noi quella di oggi. La voce si diffonde e le grandi organizzazioni mai viste a Waf in tutti questi anni accorrono come mosche: centomila domande, le statistiche la cosa più importante, le cause…. mi viene da ridere quando mi chiedono secondo me qual è la causa principale di questo focolaio di colera a Waf…. basta guardarsi intorno, ma purtroppo davvero in pochi adesso nella vita partono dalla realtà. Sembra essere più facile partire dall’analisi di essa, analisi che alla fine spazza via la realtà stessa e noi intanto mentre gli altri analizzano… corriamo avanti e indietro con l’ambulanza per portare bambini al centro colera e riportare a casa chi ha superato la crisi. Così oggi il pulmino ha scaricato un’allegra brigata con Jodlene, Mikerline, Doudley, Robenson, Gidline e Bethenie-Flore. Ne restano ancora sei da riportare a casa, l’ultima dei quali partita solo nel tardo pomeriggio segno che non possiamo abbassare la guardia anche se la situazione pare essere finalmente sotto controllo.

Nuovi casi invece arrivano da fuori la kay, dalle baracche e si rivolgono a noi perché non sanno dove andare. Chiamo l’ambulanza e Medici Senza Frontiere Belgio li prende in carico, facciamo da ponte.

Intanto noi abbiamo comprato i vaccini e per nove ore consecutive abbiamo vaccinato circa 300 bambini e tutti gli staff di scuola, asilo e kay. Le reazioni dei bimbi???? Dallo Schnaider che contento sorride e dice “Li gu” , è buono, e ne vorrebbe un altro alla Brianka che ce lo sputa subito tutto in faccia…..

E poi la Cassy, la nostra Cassy…. come spiegarle che centinaia di bambini in fila attendono qualcosa e lei non può riceverlo perché la sua malattia non le permette di assumere vaccini? Ecco allora una bottiglietta vuota, riempita di acqua e la Cassi in fila saltellante come tutti gli altri, contenta di essere al mondo e di essere in fila. Basta poco.

Ed intanto Shidnael, Basle, Donaldson e Kervenson sono invece ricoverati in ospedale per una febbre che resiste agli antibiotici: Maria e Valentina si danno il cambio per seguirceli in modo da alleggerire il lavoro a noi.

La Kay quindi un po’ azzoppata ma riprende il cammino, in salita ma in cammino con la certezza che tutto ciò che sta accadendo è già Suo.