Per i bambini più grandi della Kay Pè Giuss è venuta l’ora di spiccare il volo e di cominciare a mettere la testa fuori dal nido del Vilaj Italyen per imparare a rapportarsi con il mondo e la realtà ed essere in grado domani di affrontare le fide che la vità gli darà.

Per questo i bambini della Kay chiamati ad iniziare la prima elementare il prossimo anno non frequenteranno la scuola della missione Rèn de Lapè, pensata per aiutare tutti i bimbi della baraccopoli ad imparare almeno a leggere ed a scrivere e crescere con due pasti al giorno assicurati, ma inizieranno l’avventura educativa alla scuola salesiana delle suore di Don Bosco poco lontane dalla kay.

Per entrare a questa scuola c’è un esame selettivo e noi ci siamo preparati ad affrontare la sfida con centinai di altri bambini accorsi il giorno delle prove.

Emozionati sabato mattina alle 7.30 Rico, Richlo, Richela, Rubens, Shedlene, Shedlove, Christella, Isaac, Yonelson e Pal erano già pronti con le loro uniformi gialle a saltare sul tap tap in partenza per il quartiere di Citè Militaire, sede della scuola e della casa delle suore. Con loro anche Chico che invece tenta l’esame di ammissione alla terza classe.

Alle 12.30 il pulmino ritornava carico di giallo, con i bimbi che accorsi in ufficio raccontavano cosa avessero fatto e soprattutto mostravano felici la matita che la suora aveva loro regalato per sostenere l’esame perché ovviamente….. noi non avevamo pensato che agli esami si va anche attrezzati!!! Cominciamo bene!!!!

Adesso aspettiamo il 2 maggio, giorno in cui andremo a ritirare i risultati e scopriremo chi ce l’ha fatta. Prima di salire sul tap tap un attimo di riflessione per capire che questo test poteva essere la chance della vita per chi sarebbe passato perché il prossimo anno scolastico avrebbe potuto iniziare una carriera scolastica che avrebbe potuto portarlo molto lontano, afferrando nella vita quella possibilità che l’apparenza sembrerebbe negare.

In cammino dunque ed in attesa, costruendo un futuro per e con questi bambini e quindi per il paese e per il mondo.