Ho seguito la veglia del Papa perché qui di sera è impossibile uscire, ho fatto la comunione nella cappella della Kay ed ho cantato l’Alleluia alla quattro del pomeriggio. La fatica di non poter partecipare alla veglia è stata spazzata via da quel sentirsi Chiesa anche attraverso una connessione internet che porta fin dentro Waf la voce del Papa ed i canti della liturgia della notte di Pasqua.
E quel “sussurro sonoro del silenzio” che il Papa ci ha invitato ad ascoltare in questa notte che lui ha definito “di veglia, perché il Signore non dorme, di dolore e di paura” quel sussurro esplode nella bellezza della vita della kay che cresce attorno a me: un sussurro attraverso cui Dio ci parla, una bellezza attraverso cui Dio ci parla.
Allora il sussurro della bellezza. In questa notte di Pasqua questo è il tenero sussurro della nostra casa: la bellezza che ci parla con nostalgia di una Bellezza lontana ma certa, di un Mistero che questa notte tre povere donne hanno avuto il coraggio di raccontarci.
Buona Pasqua cari amici.