Ad Haiti si nasce e si muore senza accorgersene…. ed in mezzo una vita vissuta senza accorgersene.
Cosi il nostro Alex ha vissuto in fretta, correndo, buttandosi a capofitto in quello che gli accadeva davanti ma non ha saputo riconoscere la felicità promessa che gli stava accadendo.
Era stato il secondo ad arrivare, dopo suo fratello Lucien, quel primo giorno a Waf: si era messo a dipingere i muri del deposito di carbone appena affittato e trasformato in prima clinica Sen Franswa. Non ci aveva più lasciato.
La passione dei primi anni, in cui retto dal cuore buono era davvero protagonista della nostra storia a Waf, si ammala due anni fa: AIDS. Non lo accetta, dice che non può essere accaduto a lui, che il diavolo lo mangia e che lui sarà più forte del diavolo.
È morto ieri sera alle 18.30, solo, nella casa dei moribondi fuori Port au Prince, lontano da tutti perché i parenti non avevano voluto dirci dove fosse. È stato portato alla morgue dell’ospedale generale: un vecchio container…. decine e decine di cadaveri ammassati ed Alex con i suoi pantaloncini rossi in cima al mucchio.
Non lo ricordo cosí, ma lo vedo col sorriso di sempre, pronto a buttarsi con il cuore in ciò che gli proponevo, pasticcione…. come quando ha dipinto di rosso una bellissima pietra nel giardino su cui volevo fare una scritta particolare perché mi aveva sentito dire che il rosso è un bel colore!!!!
È Alex che lavora con i ragazzi della Protezione Civile a montare le tende dopo il terremoto.
È Alex che va a cercare i bimbi denutriti per le baracche sporcandosi di fango fino alle orecchie o che inventa palloncini sorridenti per intrattenere i nostri piccoli pazienti.
È Alex che trasferiva da casa nostra a casa sua tutto quello che a sentire lui “pensavo fosse da buttare…”
È Alex che davanti alla torre di Pisa, a mezzanotte, in piedi su un muretto mi dice… “Certo che anche in Italia avete ingegneri che non sanno lavorare!!!”
È Alex che con Lucien, Pouchon, James ha dato vita con me al Vilaj Italyen ed alla bellezza di quest’opera.
Alex era Alex ed oggi è più Alex che mai perché finalmente sarà ciò per cui è nato e tutto di lui sarà compiuto.
Che la felicità che non hai saputo riconoscere in terra ti afferri e che tu possa trovare la vera pace caro amico….