“La vita è un camminare attenti, instancabili e coraggiosi…” ha detto il Papa oggi all’Angelus ed io mentre lo ascoltavo rivedevo gli anni trascorsi a costruire la Sua presenza qui tra i poveri di Waf Jeremie. Quella Presenza di cui abbiamo da poco celebrato il riaccadere, quella Presenza che a volte si perde nei limiti della nostra umanità, quella Presenza che inesorabilmente accade indipendentemente da noi e che ci lascia in silenzio, in ginocchio, pastori o re che siamo, in silenzio…. in ginocchio.
Con i bimbi della Kay, ormai 83, abbiamo atteso il Natale cantando ogni sera davanti all’albero ed al presepe i canti haitiani di Natale. Abbiamo atteso nella notte, partecipando alla messa in nunziatura con un gruppetto di più coraggiosi che hanno voluto stare svegli e con loro abbiamo festeggiato il piccolo Gesù che arrivando aveva portato doni per tutti. E poi l’attesa nella giornata della festa insieme, i canti, le luci e tante cose buone da mangiare.
Piccoli segni di un evento eccezionale davanti al quale il cuore dell’uomo e’ chiamato a misurarsi, a decidere come vuole guardarlo e quindi a decidere chi vuole essere.
“Attenti, instancabili, coraggiosi…”
come i pastori che nella notte seguono il canto degli Angeli o come i Re Magi che seguono una stella… tutti in cammino…. tutti seguendo….
Guardando questi bambini crescere felici mi diventa sempre più evidente come non sia tolta la fatica del vivere: Gesù non toglie la fatica, ma le da un senso; non toglie il dolore, ma lo abbraccia; non evita la lotta, la sostiene. E la fatica del vivere e’ la Memoria, travolta a volte dalla nostra distrazione che azzera tutto e tutti. Ma la notte di Natale la Memoria riaccade. La distrazione e’ schiacciata, umiliata, sconfitta. I pastori saranno ritornati ai loro greggi ed al freddo della notte di sempre, i Re Magi alle loro terre lontane e noi alle nostre realtà liberi di scegliere se vivere di Memoria o di fatica.
Noi della kay pe Giuss vogliamo vivere di Memoria….. attenti, instancabili, coraggiosi….
Buon anno cari amici…..