Scusate il silenzio di queste settimane ma le cose da fare sono davvero tante ed il tempo sembra sempre essere così poco….. poco, si, ma se speso per una ragione adeguata non si è mai in affanno, non si rincorre mai la realtà, si sta dentro lo scorrere del tempo che va dove deve andare e, giunti a sera, si resta in pace, anche se non si e’ riusciti a fare tutto quello che si sarebbe voluto. Forse domani ci sarà data un’altra occasione ed allora potremo ricominciare baldanzosi come sempre perchè certi del cammino.
Ma cosa è successo alla Kay Pe’ Giuss in queste settimane????? Bimbi nuovi accolti, bimbi che sono tornati a casa, volontari in partenza, volontari in arrivo.
Da qualche settimana abbiamo anche incominciato la costruzione del nuovo asilo Stella Maris che prevede anche una Sezione Primavera per bimbi dai 2 ai 3 anni così da lasciare alle loro mamme il tempo per andare a vendere per le strade della città’. Abbiamo terminato anche il nuovo spazio esterno con gazebo e piscinetta destinato da una parte ai bebè, dall’altra ai bimbi più grandi. Un’area con tanto di muro per proiezione film per il cinema alla domenica sera!!!! Sabato scorso l’inaugurazione con la proiezione di Pinocchio accompagnata da patatine fritte e coca cola!!!
Volti contenti quelli che mi circondano, bambini che ritornano a sorridere dopo tanta sofferenza vissuta fin da piccini. Volti luminosi, che parlano di una speranza per loro, per me, per noi.
Volti che questa mattina, facendo scorrere le foto dei nostri calciatori che rientravano in Italia, stridevano: io circondata da volti contenti, di chi non ha niente, di chi ha un futuro incerto, di chi non sa da dove viene e dove va, ma volti di chi sa di essere amato e sa che questo basta per essere contenti. Ed intanto sullo schermo del pc scorrono i volti tristi dei nostri giocatori, bravi ragazzi che hanno perso una partita ma che sembra abbiano perso una guerra, polemiche sui social network, frasi piene di violenza per….. una partita di calcio!!!
Che Grazia vivere a Waf Jeremie, che grazia svegliarsi al mattino con accanto la Cassy che ti corre sorridente incontro per prendere le sue medicine, lei con AIDS conclamato e speranza di vita a dieci anni, o incrociare la Giory, sola al mondo, cresciuta con uno zio carbonaio in giro per le strade di Haiti, o uscire al mattino presto per andare a messa con Bony e Giokenson in piedi alle cinque pur di non perdere quei cinque minuti di rapporto umano che rendono bella la giornata e via via mi scorrono accanto a quelli dei giocatori, i volti dei nostri bimbi: lo Schnaidy sempre con gli occhi che ridono, la Jesimel con il viso sempre sporco impastato di lacrime e polvere che regala sorrisi fin dal primo mattino, e Pal, che sorride senza denti davanti, ed i piccoli Cermeldrich, Roodson, Jessica, Fritznelson, Yvenson….. tutti, tutti, tutti…. un sorriso spalancato sulla speranza, un inno alla vita, una certezza di bene, loro che il calcio non sanno neanche cosa sia.