” Siate temperanti vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.”

Sono le parole della prima Lettera di Pietro che la Compieta del mercoledi ci fa leggere ogni settimana, per lo meno nel breviario francescano.

Mai come in queste ultime settimane queste parole hanno avuto un preciso significato, un’evidenza ed una concretezza impressionante. Il nemico c’e’. Nel mondo c’e’. Al Vilaj Italyen c’e’. La violenza agghiacciante di questi ultimi giorni sta scioccando tutti. Al Vilaj Italyen si e’ aperta la caccia alle streghe: ogni notte i giovanotti che hanno in mano la zona tengono sveglio l’intero quartiere con grida, urla, spari. Entrano di baracca in baracca, di casetta in casetta, cercano le “lougawau”, le donne accusate di essere alleate del diavolo e di fare riti satanici che portano alla morte dei bimbi della baraccopoli. Morti inspiegabili a volte, di bambini che fino al giorno prima erano a scuola e stavano bene, di donne neomamme che pochi giorni dopo il parto all’improvviso muoiono.

Hanno cominciato dalle casette gialle, verdi e blu del Vilaj Italyen: hanno buttato tutti fuori dalle case in piena notte, uomini, donne e bambini, hanno scelto due donne, un tribunale improvvisato le ha riconosciute colpevoli di essere agenti del diavolo e di voler distruggere Waf Jeremie. Giudizio veloce, esecuzione immediata. Sono state fatte a pezzi e bruciate nello spazio davanti alla nostra Klinik Sen Franswa. I resti gettati nell’immondizia dietro la scuola. Un orrore. Le conoscevamo.

La notte dopo la follia si ripete, ma questa volta le donne sono tre. La pazzia aumenta, la violenza pure…. vengono decapitate e poi bruciate e gettate tra i rifiuti.

Sulle casette del vilaj tante scritte contro il diavolo ed i suoi figli.

Molte donne stanno scappando, anche chi non ha niente a che vedere con riti particolari. Hanno paura di venire accusate. Anche la cuoca della nostra scuola, tremante ed in lacrime, mi chiede di lasciarla partire: scappa al paese di origine dai genitori. Venerdi la accompagno alla barca, le do dei soldi…. arrivederci Mirelle che la Madonna ti protegga dalla follia umana.

La pioggia di stanotte ha fermato il massacro, ma si avvicinano i giorni di Carnevale e la gente ha paura.

Noi non corriamo rischi e continuiamo il nostro lavoro ma alla klinik arrivano poche mamme ed a scuola molti bambini sono assenti.

Davanti a tutto questo c’e’ una sola cosa da fare: resistere saldi nella fede. Per questo continuiamo ad andare a Waf ogni mattina con in tasca la bottiglietta dell’acqua di Lourdes e tornati a casa stiamo in ginocchio davanti all’Eucarestia; per questo vogliamo mettere al centro della nuova casa di accoglienza ormai quasi pronta una grande croce benedetta; per questo chiediamo a tutti voi di pregare la Madonna per il non popolo del Vilaj Italyen e per noi, perche’ la nostra fede, l’unica cosa che ci interessa, non venga meno ma diventi piu’ certa e forte.