Si’, un cammino….. e cosi’ il Vilaj Italyen si prepara a riprendere il suo cammino: la meta e’ certa, la strada e’data, la compagnia gratuita ed affascinante per chi e’ disposto a riconoscerla ed a fidarsi.

In questi giorni, come in quelli prima della tragedia, non sono mancate le visite di amici, compagni di strada, mandati dal buon Dio a sostenere la fatica del cammino, ora piu’ che mai in salita…….

Il vescovo di San Pedro de Macoris, monsignor Francisco Ozoria Acosta che con alcuni sacerdoti della Diocesi ci hanno fatto visita in un caldo pomeriggio di agosto e che ora mi attende a casa sua per un po’ di riposo.Il nostro caro padre Erik, che ormai avete imparato a conoscere, segretario della nunziatura apostolica in Haiti, ormai in partenza per la Tanzania, che, appena saputo cio’ che era successo, ci ha cercato per accompagnarci da vicino in questo tempo prima con una messa celebrata per Lucien in Nunziatura il giorno dell’Assunta poi, il giorno dopo, scendendo a Waf e trascorrendo con noi ed i nostri bimbi la mattinata.

Madame Alice Blanchet consigliere speciale del primo ministro in Haiti con cui e’ nata un’amicizia semplice e gratuita che ci ha portato ad essere invitati a cena con tutti i volontari, a visitare insieme una mostra di dipinti haitiani ed infine a scoprire un fantastico ristorantino nella selva….. Ora si sta cercando di lavorare insieme. Il gabinetto del Primo Ministro e’ interessato alla costruzione della casa di accoglienza….. vediamo cosa nascera’.

Anche lei in visita a Waf un giorno e poi il giorno dopo ancora per portare un tamburo agli insegnanti della scuola che cosi’ possono usare quello invece della solita sedia su cui battono i ritmi di danza in cui bambini e volontari si scatenano. L’altra mattina mi ha aiutato nell’incontro con i parenti di Lucien….. cinque donne ed otto figli, fratelli, sorelle, cugini….. vogliono un funerale haitiano… musica, cibo, bevande, vestiti…. mi alzo e me ne vado…. resta lei a far capire cos’e’ per noi cattolici il funerale….

Padre Giuseppe Trentadue, barese, appena uscito dall’Accademia Ecclesiastica, nuovo segretario della nunziatura apostolica, gia’ diventato un amico, cappellano al reparto dialisi del Bambin Gesu’ e volontario a Rebibbia prima di atterrare ad Haiti. Waf non lo spaventa, ama Cristo e la Chiesa ed ha gia’ cominciato a dimostrarcelo.

 

E cosi si riparte piano piano, appesantiti forse da cio’ che e’ accaduto, ancora smarriti, ma certi che c’e’ un punto fermo da cui e’ sempre possibile ripartire perche’ IL PUNTO…. non dipende da noi, e’ dato, ed e’ dato per sempre.