Da circa tre settimane sono iniziati i lavori di preparazione del terreno su cui nascera’ la casa di accoglienza Don Luigi Giussani. Nel mio veloce rientro in Italia la settimana scorsa ho potuto incontrarmi con Francesco e Pietro i due amici architetti che con l’ingegnere Andrea si stanno occupando di dare forma alle centomila idee che continuamente gli faccio avere e su un volo Roma-Milano abbiamo potuto mettere a fuoco gli ultimi “dettagli”.

Intanto con un finanziamento ONU abbiamo potuto togliere l’immondizia e preparare il terreno con pietre, sabbia e ghiaia ed ora l’aiuto delle abbondanti piogge ci permettono di lasciar compattare il tutto per iniziare a costruire in due settimane.

Al Vilaj c’e’ molta attesa perche’ questa casa accogliera’ tanti bambini ma anche me ed i volontari che durante l’anno passeranno a darci una mano. Si prevede la costruzione di 10 piccoli edifici in modo che ognuno abbia i suoi spazi e la vita sia quella di una casa, non di una istituzione, un refettorio ed una cucina comune, una lavanderia, un ufficio con una sala per incontri e la cappella al centro a richiamare a tutti il significato della Casa..

La casa di accoglienza nascera’ con l’aiuto di tanti amici che ci hanno fatto pervenire finanziamenti tali da farci iniziare un’opera cosi’ grande. Tra tutti citiamo qui l’associazione messicana Dignidad y Solidariedad della congregazione Familia de la cruz, la Guardia di Finanza Italiana che proprio nel recente viaggio a Roma mi ha consegnato un contributo importante, e l’aiuto dei tanti amici che con attivita’ come la vendita del libro “Uniti da una favola” e del calendario 2011 ci hanno permesso di ricevere donazioni che oggi rendono possibile l’inizio dei lavori.

A dirigere i lavori si e’ coinvolto l’ingegnere coreano Suh Kwang Suk…… che fortunatamente ha deciso di farsi chiamare Lucas….. cosi’ almeno riusciamo a pronunciarlo!!!! Mi ha raccontato di essere cattolico e di aver sofferto negli anni della persecuzione. Da diversi anni vive in Haiti dove ha messo su un’impresa edile. E’ arrivato al Vilaj Italyen per altri motivi e si e’ da subito messo a disposizione per sostenere la crescita della Chiesa in questo paese. Mi ha detto che la sua famiglia l’ha educato da sempre a vivere gesti di carita’ e che per questo si metteva gratuitamente a nostra disposizione e cosi’….. partiamo per un’altra avventura……..