Monsignor Eric Soviguidi, segretario della nunziatura apostolica di Port au Prince da circa sei anni, da qualche tempo e’ diventato particolare compagno di cammino, affettuoso e discreto e venerdi’ mattina ha annunciato con una telefonata la sua venuta al Vilaj Italyen. Abbiamo atteso un amico, abbiamo atteso un testimone, abbiamo atteso un compagno di cammino, ma abbiamo atteso in lui e con lui l’abbraccio della Chiesa alla nostra vita.
Ha visitato la Klinik, si e’ soffermato con i bimbi della scuola, ha incontrato la gente del vilaj, ha assistito alla violenza esplosa tra due donne per l’ultimo secchio di acqua, visto che da cinque camion al giorno di acqua che ricevevamo ora ne arrivano soltanto due….. si e’ seduto con noi fino a tarda mattinata, segno di una compagnia piu’ grande che neanche qui, a Waf Jeremie, ci lascia soli.
La sera a casa gli scrivo una mail per ringraziarlo del suo amore a Cristo ed alla Chiesa e per essere diventato nostro compagno di cammino. Mi risponde cosi’:
Carissima Suor Marcella,
Grazie di cuore per il Suo profondo e bel messaggio. Ho passato davvero un bel momento.
Grazie particolarmente per la comunione di preghiera. Ci tiene sempre uniti nonostante le distanze e soprattuto ci aiuta nel cammino che non possiamo mai percorrere da soli, ma sempre con il Signore ed i fratelli.
Grazie di essere per Haiti, e specialmente per Waf Jérémie una luce che manifesta il volto di Cristo, pieno di amore e di compassione.
Ci vediamo domani e dopo la messa condividiamo la prima colazione.
Cari saluti a tutti ed un caro abbraccio.
P. Eric
Oggi siamo quindi saliti alla nunziatura e don Paolo giunto da Novara con Fabrizio, ha concelebrato l’Eucarestia: il riaccadere di Cristo nel pane e nel vino, il riaccadere della Chiesa, il riaccadere, come diceva oggi padre Eric nell’omelia, della speranza che anche nel luogo peggiore della terra non e’ mai negata perche’ a nessun uomo e’ negata la possibilita’ di essere abbracciato da Cristo.