Finalmente gli amici dell’ONU hanno iniziato la preparazione del terreno che vedra’ in pochi mesi nascere la Casa di Accoglienza Don Luigi Giussani…… …… il Vilaj Italyen e’ in fermento, i “miei boys” controllano i camion che arrivano, grandi e piccoli cercano tra le macerie un pezzo di legno, un filo di ferro, una bottiglia di vetro che da queste parti possono rappresentare la possibilita’ di sopravvivere una giornata, un ingegnere coreano nostro amico si mette a disposizione per studiare i progetti che Francesco e Pietro ci hanno fatto giungere, e tanti bimbi di Waf mi domandano se potranno abitare in questa casa…. un’altra sfida raccolta…… cos’e’ una casa?

Qualcuno mi ha insegnato a chiamare la casa il luogo della Memoria….. questa e’ la sfida vera….. che questa casa sia per tutti quelli che la abiteranno o la frequenteranno o anche solo ci aiuteranno a costruirla,  bianchi o neri, piccoli o grandi, un luogo di incontro con l’Unico capace veramente di accoglienza Quello che ha sempre le braccia spalancate a sostenere la nostra fatica di uomini.