Ancora una volta a consolidare la storia costruita insieme in questi anni che ha gettato il seme di quello che oggi e’ il Vilaj Italyen, arrivano i volontari dell’Associazione Kay La che hanno finanziato l’acquisto di una macchina nuova per le  molteplici attivita’ del Vilaj e mie!!!!

La scelta e’ caduta su una ROVER DEFENDER 110……. che sa, per chi mi conosce da anni….nostalgicamente di Albania avendo io vissuto l’inizio della mia vita missionaria proprio a bordo di una Rover Defender 90 ricevuta in dono dagli amici di Busto Arsizio il giorno della mia professione religiosa nella famiglia francescana

La necessita’ di una nuova macchina si e’ creata da quando, per costringere le centomila ONG straniere sbarcate in Haiti nel post-terremoto, lo stato impedisce la circolazione alle auto con targa straniera ed avendo io una targa domenicana, mi sono vista sequestrare la macchina piu’ volte dalla polizia ed una sera addirittura sono stata “arrestata” e liberata fortunatamente in pochi minuti…. da Silvio, responsabile della missione dei Carabinieri in Haiti, e dai suoi ragazzi. La missione dei nostri si concluse di li’ a pochi giorni e salutandoli qualcuno mi aveva ricordato di non farmi piu’ sequestrare la macchina perche’ non ci sarebbero piu’ stati loro ad aiutarmi!!!!

Cosi’ in questi mesi ho dovuto inventare lo stratagemma di uscire dai confini di Haiti ed entrare in Repubblica Domenicana spesso riprendendo il permesso di circolazione temporaneo ogni volta. Ho scoperto poi che se arrivavo in dogana verso le 17.00, quando gli uffici stavano per chiudere, nessuno aveva voglia di fare storie e mi firmavano i documenti basta che mi toglievo dai piedi…. cosi’ mi hanno sempre firmato la richiesta massima di quarantacinque giorni, che non danno mai se non dietro bustarelle pazzesche…. che mi lasciava tranquilla per un po’.

E non vi dico la soddisfazione quando venivo puntualmente fermata e mentre il poliziotto mi spiegava che doveva sequestrarmi la macchina….. gli piazzavo sotto il naso il permesso…. e trionfante mettevo la prima, salutavo e me ne andavo….. con i ragazzi volontari che trattenevano il fiato perche’ non sapevano se avevo o no il permesso valido!!!!!!!!!

Comuque grazie a Kay La, e’ finita, posso riprendere a muovermi tranquilla senza paura di essere ingoiata dalla corrotta burocrazia haitiana. A tutti quelli che hanno inviato aiuti per me all’Associazione Kay La Onlus ed ai suoi responsabili, grazie di cuore.