Carissimi rieccomi a condividere con voi il nostro quotidiano.

Molti mi hanno scritto allarmati da questo lungo silenzio, ma le circostanze difficili in cui ci siamo trovati nelle ultime settimane non lasciavano forze per, giunti a sera, fermarsi in internet a raccontare agli amici cio’ che accadeva quaggiu’.
Non nascondo la fatica che mi e’ stata chiesta in quest’ultimo periodo quando per una serie di cose, il Vilaj Italyen ha tremato…… un nuovo terremoto, forse piu’ doloroso del primo…..

L’arrivo di associazioni, ONG, finanche congregazioni religiose che hanno scelto di mettersi a camminare da sole per le strade del Vilaj Italyen ha provocato non poco scompiglio. Cosi’ ad esempio una ONG coreana-americana ha costruito per noi il nuovo centro colera solo che ora che la costruzione e’ terminata….. non la da’ a noi perche’ evidentemente lo scopo e’ quello di fare una chiesa protestante e non un centro colera.
Sono stati giorni di tensione, giorni in cui l’antica rabbia dei giovani di Waf e’ riemersa, giorni in cui l’instabilita’ era evidente, giorni in cui per evitare che succedesse qualcosa abbiamo dovuto andare via da Waf alle due del pomeriggio, giorni in cui sono stata tentata fortemente di ribellarmi, di usare dei rapporti con i ragazzi per rispondere a chi schiacciava come niente fosse la storia di anni…

Poi, improvviso, silenzioso, certo….. il riaccadere della Pasqua: la morte e’ stata vinta CRISTO E’ VERAMENTE RISORTO e  tutto ritrova pace, tutto ritorna al suo posto….. coreani compresi……. La Grazia della liturgia del Triduo Pasquale che qui e’ cosi’ lontana dai silenzi delle nostre Chiese, la possibilita’ di accostarsi al sacramento della riconciliazione venerdi’ santo, l’attesa della notte di Pasqua, hanno rimesso tutto in un ordine che non e’ certo il mio ma che proprio per questo e’ piu’ vero e certo perche’ dato.

Cosi’ si ricomincia, guardando a cio’ che c’e’ non a quello che si sarebbe desiderato esserci ed il Vilaj continua il suo cammino, forse da oggi piu’ complesso ma sempre piu’ Suo.