Vilaj Italyen un caldo venerdì mattina…… la sala d’aspetto è gremita di pazienti……. più di cento………… finiremo tardi oggi……….. così chiedo a suor Carmen di cominciare a visitare gli adulti in modo da portarci avanti con il lavoro……….. verso le 11 arriva una donna sorretta da un giovanotto……. “Sono venuta a far nascere il mio bambino qui”………….. la klinik è in fermento che facciamo????????
Non siamo ancora pronti a ricevere un parto, è l’obiettivo che ci siamo dati e che vorremmo raggiungere nei prossimi mesi, forse anni……. ed invece la realtà di questa donna e del bimbo che porta nel grembo ci provocano a mettere da parte progetti e tempistiche a lungo pensate e ad aprire le porte: suor Carmen, tanti anni in Africa in un dispensario di parti ne ha fatti centinaia, Maria, ostetrica di prima leva, appena atterrata al Vilaj Italyen, ed il nostro dottore………….. sette mesi di gravidanza, che fare? Non c’è tempo per accompagnarla in ospedale, tiriamo un telo di plastica per dividere il lettino dalla zona consulta, prepariamo la donna che è al quarto figlio le chiedo quanti maschi e quante femmine….due maschi ed una femmina….. le chiedo cosa vuole adesso…… mi risponde “Non sta a me decidere, quello che Dio deciderà”…. ed io allegramente dico che Dio deciderà una bimba perchè così pareggiamo………… non passa molto tempo e nella klinik ormai in silenzio si sente il pianto di Françoise, una piccola bimba di poco più di due kili…… tutti arrivano a vederla, i miei boys primi di tutti….. si sentono un po’ padrini della piccola che ha scelto di nascere alla klinik, in quella klinik per cui abbiamo lottato tanto in questi anni….. lavata, pesata, vestita, e dopo pochi minuti mamma e papà ripartono verso la loro baracca….. la vita continua…………..
“Quant’è bello il mondo e com’è grande Dio”