intelligenza e cuore…………….

“So che in tanti aspettate di leggere cosa è successo oggi al Vilaj Italyen…… eravate tutti con noi perchè se oggi è accaduto quello che è accaduto è perchè tanti di voi hanno creduto e credono all’inesorabile positività del reale. I ragazzi mi ricordavano che sono arrivata a Waf nel febbraio 2005 e che l’ambulatorio venne aperto il 30 marzo, cioè dopo neanche due mesi dall’arrivo in Haiti……. oggi, 12 febbraio 2011 a sei anni da quel primo incontro festeggiamo la nascita di un luogo che, come il parroco ci ha ricordato, ridà dignità a chi ci vive, la dignità originale dei figli di Dio.

E’ stata una vera festa per tutti: il nunzio apostolico che con il suo segretario ci ha portato l’abbraccio della Chiesa e del Santo Padre e che salutandomi prima di ripartire mi ha detto che quello che oggi ha visto è il frutto di intelligenza e cuore, il console italiano, gli amici delle ONG Avsi, Albero della Vita, Caritas, Copi, Cisp, Vis, Terre des Hommes, Hands Together, Cesal, la gente del villaggio, i bimbi, i miei boys …………… una festa, il centuplo promesso……….. la strada data ……………
Alex sprizzava gioia a getto continuo, Lucien che dalle tre di questa notte organizzava gli spazi con Makenson, Edu, Wilkenson, Segulnor, Mercidieu, Dieuver, Rony, Raul, Emmanuel, Waclesse, Anel, James e Pouchon che saltano la scuola di computer a cui tengono tanto e che li impegna ogni sabato mattina per essere con noi…… Junior e Felix che arrivano da Fort Dimanche…………. una festa per tutti………..
Arriva il console, poi il nunzio, il parroco, il coro…… poi via via gli altri amici…… il nunzio non ha portato i paramenti per la messa, non ha mai ricevuto la mia mail con il programma della mattinata…… parte Segulnor in moto con il parroco ed ecco arriva tutto ciò che serve…… dalla klinik parte la processione che attraversa il Vilaj….. accanto al coro che sfila…… il carrarmato dei soldati brasiliani che proprio oggi avevano avuto ordine di fare un’operazione a Waf Jeremie e dopo lunghe discussioni  se ne vanno quando noi iniziamo…………. la chiesa….. all’aperto, un campo di calcio con pali e teloni per offrire a tutti riparo dal caldo sole dei Caraibi…………. La processione arriva cantando, la gente in piedi, i bimbi chiassosi………… ha inizio la messa……..
Vi lascio qui…………. domani entrerete con noi nella cerimonia e porrete con noi la prima pietra della cappella Nostra Signora della pace………….”