Buongiorno a tutti, Sono Roodson, ma la suor Marci mi chiama da sempre Ruzzolo, come l’ottavo nanetto della casa di Biancaneve!

Sono arrivato alla kay poche ore dopo essere nato, la mia mamma era andata in cielo e il mio papà…. bè la mamma non ha fatto in tempo a dirmi chi fosse.

Eccomi dunque qui: la suor Marci mi ha chiesto di raccontarvi il nostro campo scuola in Italia perché poteste vederlo con gli occhi di un bimbo di cinque anni. Ma non lasciatevi ingannare, i miei cinque anni… dovreste conoscerli!!! Sono sveglio, simpatico, allegro e chiacchierone e quando ne combino qualcuna i miei grandi occhioni ed il mio sorriso riescono sempre a farmi perdonare. Solo quando la suor Marci a volte mi guarda con la sua faccia seria bè allora capisco che non ho più carte da giocare e faccio la faccia contrita.

Ma non perdiamo tempo: salite con me sui nostri pulmini che dal Centro Stoà imboccano l’autostrada con destinazione Firenze… allacciate le cinture si parte!!!

Già sul pulmino i conti non mi tornano…. questi seggiolini che ci incastrano e ci trattengono incollati ai sedili…. meglio i tao tap colorati e chiassosi dove posso appendermi come voglio, saltare giù mentre ancora non è fermo e chiamare la gente delle macchine accanto. Che strana questa Italia… tutti chiusi dentro delle scatolette, chissà cosa ci troveranno di divertente e poi molti sono nelle scatolette da soli, mica come da noi che nel nostro scuolabus salgono 80 bambini ogni volta!!!

Ma non lasciamoci distrarre perché il nostro autista che si chiama Marco, ha messo la freccia per uscire da questa strada grande, chissà dove ci sta portando. Wao….. ma dove siamo? Tante macchine ferme, tanta gente ma soprattutto tante cose da mangiare. Suor Marci ci ha detto che si chiama autogrill e ci ha detto che non si può prendere niente senza pagare. Peccato…. già mi vedevo nelle prossime ore di viaggio a strafogarmi con caramelle e cioccolato ma sarà per un’altra occasione!!!! Si riparte.

Eccoci di nuovo fermi, questa volta nel cortile di una grande casa.

Ci sono tanti bambini che giocano, sono grandi come me e scopro che allora esistono anche i bianchi piccoli, meno male!!! Delle persone che non ho mai visto ci accolgono: non le conosco ma capisco che sono amici della suor Marci ed in questi anni ho imparato a fidarmi. Sono piccolo e se cresco senza fidarmi di nessuno solo perché la vita per me è cominciata in salita mi frego con le mie mani. Invece è bello potersi fidare anche se la suor Marci dice che bisogna fidarsi in maniera intelligente. Veramente  lei dice una parola strana… ragion… ragonev… no ragionevolezza, si dice che bisogna fidarsi con ragionevolezza: io non è che capisco proprio bene però capisco che posso fidarmi di lei e dei suoi amici.

Siamo a Firenze dove la suor Marci ci spiega che gli amici di Agata Smeralda ci aspettano. Sono loro che aiutano la kay a vivere e siamo venuti a salutarli e ringraziarli perché ci vogliono bene. Ci portano a pranzo. li conosciamo delle persone vestite come la suor Marci, sono sue amiche, Ci sorridono e ci coccolano. Che bello essere attesi. La kay è lontana ma qui sembra la stessa cosa: tutti mi vogliono bene e sono attenti a me ed a tutti noi. Altre persone arriveranno nel pomeriggio, un signore che si chiama James e che è molto amico della suor Marci, ci porta un sacco di regali: ha saputo che faremo un corso di nuoto ed ha pensato di regalare ad ognuno di noi una borsa con dentro il costume, l’asciugamano, le ciabattine ed un bel paio di scarpe da ginnastica. Mi è già simpatico questo signor James meno male che è amico della suor Marci!!! Ma ecco che le suore ci chiamano per la merenda: sono arrivati altri amici della suor Marci, Franca ed Andrea, carichi di dolci e pizza. Inizia bene il nostro campo scuola!!! L’Italia mi piace davvero!!!

Arriva la sera e siamo sfiniti da queste prime avventure. Nelle stanze dove dormiamo c’è tutto ed è tutto così pulito. Mi addormento subito stanco ma certo che una grande avventura è iniziata e sono curioso di vedere dove ci porterà…. alla prossima.