Carissimi amici, come saprete il cammino dei nostri bambini sta proseguendo con una
tappa italiana, o meglio un tappone italiano: 23 di loro trascorreranno due mesi e
mezzo a CASA LELIA in un campo scuola estivo, campo che proporrà attività di studio
per rafforzare le conoscenze ma anche per imparare nuove lingue, fare esperienza di
vita comune più ristretta, fuori dal contesto dei 140 della Kay, conoscere la nostra
storia e chi ci aiuta, scoprire che la realtà si può cambiare: basta giocarcisi dentro!
Sono previste attività ludiche e gite culturali, momenti di festa e di incontro, insomma
una vacanza mirata a rafforzare la coscienza di sé dei nostri bimbi, permettergli di
scoprire di essere soggetti unici ed irripetibili capaci di cambiare il mondo e la storia.
Due mesi e mezzo quindi in cui aiutare i nostri bambini a scoprire il mondo, le sue
bellezze, a scoprire la bellezza della vita, ma soprattutto a scoprire che tocca a loro
cambiare il pezzetto del mondo in cui sono venuti al mondo; due mesi e mezzo in cui
scoprire i desideri del cuore e imparare che si possono realizzare perché fanno parte
della promessa con cui veniamo al mondo; due mesi e mezzo per scoprire che anche se
sei nato a Waf Jeremie, sei destinato ad un compimento fatto di bellezza e felicità e sta
alla tua libertà lottare per realizzarlo.
Due mesi e mezzo in cui, accompagnati per mano, i bimbi scopriranno di più cosa vuole
dire essere uomini e crescendo potranno fare la loro scelta: accontentarsi di vivere
alla giornata rimanendo nascosti tra le pieghe di un reale pesante e apparentemente
nemico o diventare costruttori di cattedrali.
E questo sarà il tema del nostro campo scuola COSTRUTTORI DI CATTEDRALI che ci
porterà anche ad andare a visitare luoghi in cui qualcuno ha costruito davvero una
cattedrale.

“Tutti hanno contribuito. Chi con parte del proprio tempo per lavorare, chi con il cibo
preparato per chi lavorava e chi con donazioni di denaro, beni o eredità. Questa
gratuità nasceva dalla convinzione che attraverso la costruzione della Cattedrale si
esprimesse un ideale che dà senso alla vita, sia personale che comunitaria. Chiunque
donava lo faceva non per un obbligo o per un dovere, ma per un ultimo senso di
gratitudine, per la riconoscenza di un Bene infinito. Edificare il Duomo di Milano era
parte dell’edificazione di sè stessi, perchè edificare la propria vita non era concepibile
senza rapporti, luoghi e opere che rispecchiassero quell’ideale sentito e vissuto come
l’origine e lo scopo di ogni relazione, gesto, sacrificio o desiderio.”

(da Ad usum fabricae di Mariella Carlotti)

 

 

Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa grande avventura, amici, imprenditori, aziende che hanno voluto coinvolgersi in prima persona o supportandoci economicamente.

In particolare ringraziamo Air France che ha donato la globalità dei biglietti aerei, e         per il contributo.