Kindergarten Stella Maris
I viottoli fangosi di Waf sono sempre pieni di bambini ed in particolare di bambini piccoli. La costruzione di diverse scuole di strada nel quartiere ne ha tolti molti, ma i piccoli sono quelli che ancora faticano a trovare un posto soprattutto quando ogni mattina alle cinque le mamme escono dalla baraccopoli con enormi bacinelle sulla testa piene di mercanzia che cercheranno di vendere nel corso della giornate in zone anche molto lontane da qui.
E così i più piccoli restano soli: a volte affidati ad una sorellina più grande che quindi non può andare a scuola, altre volte ad un papà che spesso si dimentica di avere dei figli, a volte a dei vicini di casa. Il mondo dei piccoli, un mondo che Haiti dimentica.
Così avendo ancora a disposizione dei terreni liberi all’ interno del perimetro della missione è nata l’ idea di costruire una scuola materna con annessa una sezione di nido.
Grazie al finanziamento privato di un amico ed alla disponibilità dei nostri architetti Francesco e Pietro prima e dell’ingegnere Irene dopo, in pochi mesi è nata una struttura bella, grande, spaziosa, luminosa, aereata e come sempre, coloratissima.
Inaugurata nel 2015 la scuola materna Stella Maris accoglie ogni anno centinaia di bambini, da 250 fino a 400, alcuni della Kay ma soprattutto dall’intero quartiere di Waf da 2 a 5 anni e da lavoro a uno staff di almeno quindici persone.
Alle 8.00 di ogni giorno suona la campanella di entrata ed i piccoli, spesso già davanti al portone, entrano schiamazzando allegramente in cerca delle novità della giornata. I professori, due per sezione, accolgono i bambini con canti ed abbracci ed ogni mattina sembra una festa. Dopo un tempo di ambientamento fatto di corse per il giardino e canti allegri, ecco iniziare la giornata di lavoro: tutti seduti ai proprio banchi con gli occhi fissi sulle maestre che propongono le attività del giorno. Alle 11.30 il pranzo in un refettorio sul mare, bello, aperto, pulito. Dopo pranzo il salone, attrezzato con brandine comodissime, si riempie di mille vocine perché è l’ ora del riposino. I primi a crollare sono i piccoli della sezione nido, gli irriducibili invece quelli del terzo anno che preferiscono chiacchierare o saltare da una brandina all’ altra in cerca di nuove emozioni o di una tirata d’ orecchie da parte della maestra. Dopo il riposo ripartono le attività fino alle 16.00 quando tutti in refettorio per la cena.
La giornata finisce alle 17.00 quando al suono della campanella segue l’urlo allegro di centinaia di vocine che si riversano in giardino in cerca dei loro genitori e piano piano il popolo del Kindè sfuma, il cancello viene chiuso e il silenzio aspetta una nuova giornata.