Borse di Studio

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seguito del “Progetto MYKEVENS va a scuola – Scuola Rèn de Lapè”

Mykevens è uno dei primi bambini incontrati dopo il terremoto del 2010. La sua mamma era subito venuta a fare la cuoca volontaria nel refettorio Santa Chiara e lui, meno di un anno, arrivava con lei ogni mattina e se ne stava tranquillo a terra aspettando che anche a lui arrivasse qualcosa. Era diventato da subito il beniamino di tutti i volontari che ruotavano intorno a suor Marcella e la cosa gli piaceva parecchio.

All’apertura della scuola Rèn de Lapè – interna al Vilaj Italyen – è stato il primo ad essere stato inscritto insieme al suo fratellino maggiore Louvenson e cosi ebbe inizio la sua avventura scolastica. Ma l’impossibilità a ricevere dal Ministero dell’Educazione il permesso di funzionamento della scuola e quindi l’impossibilità di far accedere gli alunni agli esami finali del nono anno in grado di rilasciare un diploma, hanno fatto decidere a suor Marcella di chiudere la scuola elementare e di utilizzare i fondi che riceveva per mantenerla sostenendo le spese nelle scuole della città già riconosciute dal Governo e quindi in grado di far sostenere ai bambini un percorso formativo reale.

Sono state valutate diverse scuole della città tenendo presente capacità formative, costo delle rette, distanza da Waf e sono state individuate due scuole gestite rispettivamente dalle suore e dai padri salesiani: la scuola Enfant Jesus e la scuola Don Bosco entrambe non molto lontane da Waf, dove nel corso dei diversi anni si decidono le iscrizioni. Successivamente si è aggiunta per alcune bambine e per quanto possibile la scuola Mere Delia, più costosa, ma avendo visto che alcune hanno una marcia in più permette una formazione superiore rispetto a quella delle altre scuole.

Per tutte le scuole è necessario un esame di ammissione per valutare le reali conoscenze ed il grado di sviluppo del bambino. Tutti i bambini che erano iscritti alla scuola Rèn de Lapè hanno quindi sostenuto gli esami di ammissione e quelli che lo hanno superano hanno avuto la possibilità di iniziare gli studi nelle scuole riconosciute dallo Stato.

Con gli aiuti che riceviamo per “BORSE di STUDIO” sosteniamo le spese delle rette annuali, dell’acquisto dei libri, del materiale didattico necessario e delle uniformi. Inoltre abbiamo acquistato uno scuolabus che permette al nostro autista quando le condizioni sociali lo consentono di accompagnare i bambini a scuola e di andare a riprenderli a fine lezione.

Ogni giorno sono quasi 80 bambini della Kay a cui si aggiungono quelli che abitano nella baraccopoli che ogni mattina lasciano Waf Jeremie per immergersi nel caos della città e raggiungere queste scuole che assicureranno loro una formazione riconosciuta dallo Stato.

Perché i bambini della baraccopoli non perdano questa possibilità, ogni pomeriggio, dopo la scuola, si cerca di accoglierli alla missione, dove i nostri insegnanti li aiutano a studiare ed a fare i compiti e dove, alle 17.30 cenano per tornare poi a casa pronti a riposarsi per iniziare una nuova giornata. In questo modo è possibile offrire a questi bambini una formazione adeguata alle richieste dello stato di Haiti e permettere loro di entrare nel mondo degli adulti più preparati.

Potrebbe sembrare un di meno aver chiuso la scuola interna al Vilaj Italyen, ma invece bisogna riconoscere le proprie forze e competenze e avere sempre a cuore il bene di questi bambini e costruire con loro e per loro il meglio.

Per sostenere in modo specifico l’iniziativa Borse di Studio è sufficiente indicare, nella sezione “Sostieni un progetto” in questo sito o direttamente nel bonifico indirizzato alla Fondazione Via Lattea, la causale:  Borse di Studio